Retrogusto dolce amaro.

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Mi piacciono le terre di mezzo, i toni di grigio, i suoni attutiti, i venerdì sera che delimitano lo spazio del fare da quello del pensare.

Ogni venerdì ha un sapore dolce amaro di mandorle tostate, lascia il piacere di un giorno circolare, emana una scia di stanchezza e anticipa una fragranza di cose inattese. La parte migliore dei venerdì è quando rientro a casa da sola e mi godo il silenzio di uno spazio, e quel vuoto mi accoglie in un abbraccio. Una candela accesa, il profumo noto di pareti piene, la luce in ogni stanza a simulare qualche presenza, un tavolo che richiama ai preparativi della cena.

Fotogrammi e pensieri di una giornata che sta per terminare.

E’ la parte migliore, quella in cui aspetti una ragazza che ormai torna a casa da sola e impari ad osservarla a poco poco, da lontano, mentre sta iniziando a delimitare quel suo pezzo di identità. E ti immagini un bambino biondo dalla sua nonna che riempie di parole, disegni e  colori un altro luogo. E ti viene in mente quel signore al semaforo, un volto segnato dalla stanchezza e rischiarato da occhi buoni, che non sai perché non riesci mai a fermarti e donargli un caffè, ma ti limiti sempre e solo a ricambiare il suo sorriso.

E ripensi a quei ragazzi alla fermata dell’autobus dalla virilità ancora acerba e dalla tenerezza infantile. A quella riunione in cui potevi dire di più e scrivere meno, a quella in cui hai parlato anche troppo, sbilanciandoti un po’. Alla collega che porta un peso nel cuore e al sollievo che vorresti regalarle. A un pranzo di racconti e sguardi e confidenze. Alle risate fatte, agli impegni spuntati, all’appuntamento dal dentista che continui a rimandare.

E al fondo di ogni venerdì che ti prende per mano e ti invita a fermarti, ripensi a tuo papà e a quel venerdì là, a quella corsa sfrenata in mezzo al traffico per salutarlo come volevi e dovevi, a quel crepuscolo che arrivava e spostavi di poco più in là.

E ricordi quando ti aspettava sotto casa, in una sorta di agguato amoroso, con scaletta degli argomenti alla mano e un carico di bene fresco, in consegna domiciliare tutto per te.

Il venerdì ha un retrogusto dolce amaro e sa sempre di lui. Anche questo.

La foto è uno scatto di Guido Montalbano,

dal sapore più dolce che amaro, decisamente malinconico

34 thoughts on “Retrogusto dolce amaro.

  1. Per quanto personale, ci vedo un denominatore comune. Tipico di un giorno in cui bene o male si posano le asce e altri pensieri. Bello davvero.

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    1. Hai perfettamente colto lo stato d’animo…quei frammenti di ricordi così vivi e pulsanti che si uniscono ai fotogrammi della giornata appena passata…mi prendo tutto l’abbraccio e ricambio, cara Mela, dolce e delicata sei tu!

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  2. Venerdì vero verissimo!
    Anticiperesti di un giorno il sabato del Leopardi se non fosse che lo superi con i tocchi tuoi personali, che però – alla fin fine – sono sì personali ma nel contempo ci si può ritrovare tutti. E non è poco.
    Scritto da dio (anzi, scusami, da dea). Un post… tacco 12!

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    1. Questo accostamento a Leopardi mi sembra davvero troppo, ma non ti nego che il tuo commento-complimento chiude questo venerdì con un regalo. Un post tacco 12 non me l’hai mai detto nessuno 😉
      Grazie Guido, le tue parole sono sempre pensate e preziose, davvero!

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    1. Mi stupisce come nella scrittura emerga una sorta di calma e accettazione … mentre scrivo non me ne accorgo neppure rileggendo…cmq sì c’è accettazione, c’è il senso delle cose così come sono! Contenta che sia arrivata al cuore…un abbraccio

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  3. Il mio venerdì di solito non è un giorno dedicato alle riflessioni, ma nel quale ci ‘ficco’ dentro un sacco di cose da fare, complice il fatto che di solito il venerdì lavoro solo fino alle 13:00.
    Ma è bello ogni tanto fermarsi e pensare al passato, prossimo o remoto che sia.

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    1. Grazie per il tuo commento… Da sempre il venerdì mi porta a rallentare a fine giornata e a pensare un po’… Forse l’ho proprio messo a fuoco con questo post… I venerdì in cui ogni tanto lavoro mezza giornata diventano come i tuoi…fitti fitti!!! Un saluto caro 😊

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