Ma ci pensi mai.

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Rientro a casa in auto. Finalmente fine giornata, di quelle lunghe e pesanti.

“Ma ci pensi mai che prima guardavamo il cielo e ora guardiamo Sky…” è il tormentone del momento, la passano su  Radio 102.5.

Ascolto con sopracciglio alzato, sguardo perplesso, lo stesso che hai tu quando canto stonata a squarciagola Every breath you take e mi entusiasmo per le canzoni dei miei tempi. La scruto dal finestrino la mia dodicenne, faccia annegata nello smartphone. Improvvisamente si accende e si illumina alle parole di Fred De Palma. Canta felice, occhi limpidi, bella da morire. Da abbracciare.

No lo confesso, non ci penso mai che prima guardavate il cielo e ora Sky, ho capito da non molto che nel vostro profilo whatsapp può essere racchiuso uno spaccato del momento, la vostra BFF, la canzone preferita, lo stato d’animo variabile al variare di una chat e di una emoticon. Sto imparando a capire che, anche se è inverno, non avete freddo e soprattutto mai e poi alle caviglie, coraggiosamente esposte ad ogni condizione climatica. Ho anche accettato, mio malgrado, che nonostante la voglia inesauribile di chiacchiere interminabili, la vostra generica, onnicomprensiva ed esaustiva risposta rimane “Tutto bene, mamma, tutto a posto!”

Vi guardo tanto. Questo sì. Tra incredulità e disapprovazione, tra l’interrogativo e il divertito, il comprensivo e il giudicante, tra tenerezza e distanza. Mi perderei ore a guardarvi e studiarvi un po’.

Vi osservo nostalgica e spaventata, sinceramente felice di tutti i miei 42 anni. E vi vedo stretti in quell’età eccitante, di scoperte continue, in equilibrio su un trampolino da cui tra un po’ vi lancerete. Chiassosi, tristi, allegri, scomposti, umorali, inconsapevoli, pieni.

Tornerei indietro? Farei scambio con uno di quei maschi spavaldi, ciuffo a schiaffo, Superstar rossa, immancabile risvoltino, o con quello divertente, il leader di turno, battuta pronta o con quello impacciato e riservato, sempre un passo indietro? Difficile averne voglia.

Farei scambio con quella ragazzina ardita o timida che sia, anfibi, zainetto, chioma lunga, qualche brufolo e pelo impertinente? A tratti forse.

Mi ricordo quei giorni, in un’altalena di sentimenti, tra gioie e frustrazioni, tra inclusioni ed eliminazioni. La finta camicia Naj Oleari comprata da mia mamma al mercato per la festa di Luigi, che mi piaceva un po’, ma di più Beppe forse. Il ritrovo in pattini ai giardini, la lezione di aerobica, Super Fantastico in TV e Ghostbusters al cinema. Né magra, né grassa, decisamente bassa, poco definita, con felpa di Snoopy e sorriso metallico.

Forse tornerei indietro. Ma con l’umorismo di oggi, quel pizzico di solidità in più e la leggerezza data dal numero di anni in crescita. Perché il difficile di quegli anni, forse, non è tanto la stupidera, l’indolenza, le inquietudini, l’innamoramento simultaneo, la bellezza incerta, no il problema sta tutto nella serietà in cui si vive ogni cosa, quella totalizzante serietà che stritola in un corpo e in un animo in subbuglio.

Il fatto è che forse solo dopo i 40, e non sempre,  riusciamo ad avere lo spirito giusto per affrontare scelte e delusioni, cambiamenti umorali e scossoni interni. Almeno un po’ di più. Ma ci penso ora mentre ti sento cantare e ti guardo dallo specchietto. Mi chiedo se esista un modo per risparmiarti un po’ di fatica, ammorbidire qualche insicurezza, attutire qualche caduta, tirando solo fuori il meglio di questa età che è un vortice. Ma non sarebbe giusto, non è possibile, e allora va bene così. Guardarti e ascoltarti, ora da più vicino, ora da lontano. E abbracciarti forte, quello sempre.

42 thoughts on “Ma ci pensi mai.

  1. Oh dio come ti sento in queste parole… quante volte l ho pensato e mi sono data le stesse risposte. E ora che stringo i gatti e mi sento nonna di felini di figlie ancora di piu… continuo a cantare battisti in macchina un po nonna, un po mamma e molto ragazza senza eta… cosi sia. Ci unisce un filo rosso. Sei di una dolcezza indescrivibile meravigliosa Donna. Notte

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    1. Che ridere in fondo, quanto ti senti un po’ ragazza, un po’ mamma, un po’ nonna…uhhh se capita …bello sentire e leggere che ti sei ritrovata in questi stati d’animo, notte a te, cara!!! un abbraccio

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  2. Davvero, credo che dopo i 40 (ma anche prima) sia molto difficile pensare di tornare indietro a quell’età confusa, che magari vista con gli occhi di adesso aveva anche una sua bellezza, ma ci si sentiva sempre fuori posto, io almeno mi sentivo così. Tornare indietro se si potesse farlo con la testa di oggi, forse, ma la testa di oggi fa parte del nostro essere di oggi. Adesso è giusto guardare e ascoltare i nostri ragazzi e abbracciarli quando cercano la loro musica e la loro strada.

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    1. Sì Alexandra, ci si sentiva sempre fuori posto, non si credeva mai ad un complimento, ma si prendeva sempre sul serio qualsiasi critica o commento vagamente negativo…faticoso, decisamente, seppur a tratti tornerei indietro armata di qualche malizia in più e soprattutto solidità…adesso è giusto guardare, lo credo anche io e ogni tanto a distanza, e rispettare quel “tutto bene”, ma far sentire sempre la presenza e il calore degli abbracci. notte cara!

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  3. Margheeeeeeee! Oddeo che ricordi…. E igni tanto mi manca quella leggerezza e spensieratezza di quegli anni…. Un po difficili magari al momento x i “drammi” di quell’etâ… Ma cosi sospesi… Non sono mai stata la gnocca di turno e come tutti mi si prendeva in giro… Ma mai x fare male. Sempre x giocare insieme…. E quello che non cumi filava… E le attese interminabili al telefono… E un po piu grandi incontrarsi con la comitiva tanto decidiamo insieme che fare poi passate due ore andiam a orender cappuccino e a casa che si é fatto tardi…
    Mado marghe ma possibile che ogni volta mi devo emozionà quando ti leggo: e fra 10 anni anche io guarderò lia e pensero le tue stesse cose….!

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    1. Si in certi momenti erano drammi veri, in altri la massima espressione di spensieratezza…ultimamente sono un po’ nostalgica, forse perché tramite i ragazzi sto rispolverando situazioni passate, belle e anche un po’ meno 😉
      E meno male che ti emozioniiiii, è la cosa più bella che mi puoi dire!!! bacio amica cara 🙂

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      1. Secondo me ogni tanto capita qualcosa che ci scatena un ricordo, ovvio oltre ada avere davanti agli occhi i tuoi ragazzi… E puo darsi che da “grandi” il tempo passa piu veloci e lo sentiamo di piu!
        Baci e buina serata tesorona!

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    1. verissimo, hai ragione, e non avrebbe neanche senso…probabilmente però sarebbe l’unico modo in cui mi verrebbe voglia di tornare indietro…ho provato a chiedermelo, guardando la mia ragazza! 🙂 beata in parte quell’inconsapevolezza, cmq!!!

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  4. ancora oggi che sono nonna, capita quando siamo in macchina io e mia figlia di cantare a squarciagola le canzoni di vent’anni fa, cosi’ come facevamo allora e sono momenti magici in cui sembra che il tempo sia tornato indietro e nulla e’ cambiato. La verita’ e’ che dentro non si cambia mai alla faccia dell’eta’, delle rughe, della “saggezza”. Se si potesse tornare indietro con la consapevolezza di oggi, non sarebbe piu’ lo stesso, saremmo adolescenti senza piu’ la spensieratezza e l’incoscenza di quell’eta’, ed e’ proprio questo che la rende un’eta’ meravigliosa.

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    1. Assolutamente Giuliana, in effetti non ci sarebbe gusto ad essere adolescenti con coscienza e consapevolezza…pensieri che vagano, osservando la neoadolescenza della mia ragazza.
      Che bella l’immagine di te e tua figlia che cantate a squarciagola…vi ho immaginate! 🙂
      un abbraccio e grazie per i tuoi commenti, sempre delicati e intensi

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  5. Guardare il cielo, le montagne, i prati, un albero, un fiore… Meraviglie che abbiamo dinanzi a noi e che forse apprezziamo solo con l’esperienza… E così quando accompagno i miei figli a scuola, alle medie, e osservo quella gioventù spensierata e complessata… Sorrido dai miei 41 anni… Tornarci, mai, non vorrei proprio, sto bene nei miei anni. Ma sorrido e penso con benevolenza a quante scelte e quanta vita li attende ☺️
    Ps: per me, vorrei poter fermare il tempo e godermi il tempo che invece scorre inesorabile…
    Buona giornata 😘

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    1. Capita proprio così Sara…ti ritrovi all’uscita da scuola e li guardi e pensi, li guardi e sorridi…un po’ li invidi, un po’ ringrazi e ti tieni stretti tutti i tuoi anni 🙂 è proprio vero che viviamo le stesse sensazioni!
      Buona serata e quanto a fermare il tempo, sì non sarebbe affatto male 😉

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  6. Che splendida riflessione! E’ vero il desiderio di proteggerli ci sarà sempre, ma oggi sono più esposti al mondo e molto prima, e non possiamo far altro che vigilare e stargli vicino il più possibile per offrire il nostro conforto e aiuto. Buona giornata 🙂

    Date: Wed, 24 Feb 2016 22:15:14 +0000 To: silvia-1959@live.it

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    1. La tentazione di proteggerli e schermarli dalle difficoltà o sofferenze credo sia inevitabile…credo anche però che sia fondamentale accettare una fisiologica distanza che cercano da noi, pur vegliando sempre attentamente…equilibrismi per nulla facili! ciao Silvia e grazie!!!

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    1. Un po’ lo farei Gisella, poi però credo davvero che debbano imparare ora e da subito a cavarsela da soli…sono cresciuta con una mamma chioccia che mi ha riparato assai, eppure dopo, a mio parere, è stato più difficile parare gli inevitabili colpi e le delusioni che sono arrivate!

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      1. Si. Lo credo anch’io. Nostra mamma ci ha cresciuti con amorevolezza e affetto, ma rendendoci da subito profondamente indipendenti. Da piccola un po’ mi pesava perché ero molto mammona e coccolona. Oggi la ringrazio.

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  7. A volte guardo mia figlia di undici anni e non mi ritrovo perché io a undici anni non ero così “grande “. Li vedo accelerati, con pensieri emozioni e comportamenti da adolescenti in corpi da bambini. Dare responsabilità alla società forse è una scappatoia e in parte è invece nostra. Non tornerei indietro alla mia selvaggia adolescenza ma ringrazio il mio essere stata ribelle perché spero di poterle stare più vicina quando lo proverà lei,inevitabilmente so che accadrà. Spero abbia le risorse interiori per uscirne al meglio, so per certo che avrà strumenti come me e il suo papà da “usare” per aiutarsi. Gli abbracci l affetto l amore sono ottime rifiniture di un dipinto già bellissimo: i nostri figli. Scrivi sempre benissimo.grazie

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    1. Sì sembrano grandi, sono accelerati, poi in certi momenti li scopri estremamente piccoli e fragili…io a differenza tua non sono stata ribelle, forse ho voglia di recuperare 😉 Gli abbracci e l’affetto sono ottime rifiniture…che bel modo di definirli! grazie a te per passare sempre a trovarmi 🙂

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    1. Bella questa descrizione e sequenza di azioni…guardarli quando siamo certi che non ci vedano, sì questoa è la cosa migliore! Grazie del tuo commento Francesco 🙂

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  8. Brava.
    Non sono nessuno per giudicare, però davanti a una “bella scrittura”, mi prendo il lusso (e la licenza!!!) di un giudizio.
    Non è facile trovare dei post “scritti” – quanto piuttosto dei singulti.
    Cinque stellette su cinque.

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    1. Tu sai quanto ci tenga ai tuoi commenti 🙂 Non hai mai un tono giudicante caro Guido, ma sempre parole attente e acute, dedicate. In questo caso che tu ti prenda il lusso di giudicare mi fa un gran piacere (uscendone anche a pieni voti ;-))
      A parte tutto, sono felice che i miei post risultino degli “scritti” e credo che tu abbia ben licenza di esprimere il tuo parere di lettore, e manifestare anche critiche, impressioni e spunti di miglioramento…
      buona serata!

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  9. Un tuffo al cuore e un salto indietro nel passato.
    La mia camicia bianca a disegnini made in mercato, gli occhialoni da vista con la montatura di tartaruga per nascondermi meglio, la felpa due taglie più grandi per nascondere.
    Vorrei dire tante cose a quella ragazzina ma non si può.
    Un sorriso e un bacio a te, grande donna ed alla tua piccola donna.

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    1. Ehhhh non sai quante volte, guardando la mia piccola donna affiorano immagini del passato che procurano gran tuffi al cuore….si vorrebbe parlare tanto a questi ragazzi, ma non è sempre facile! Ogni tanto sì, quando loro decidono, sono flussi di parole meravigliose.
      Ciao cara Mela, buona serata!

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  10. Quant’è bella tua figlia! E come l’hai descritta, mi sembrava di vederla alzare gli occhi dallo smartphone, illuminarsi e mettersi a cantare! ❤ Non tornerei mai indietro, abbiamo vissuto l'adolescenza negli stessi anni, ma penso che eravamo tanto diversi e più 'impreparati' ai cambiamenti rispetto ai ragazzi di oggi. Oggi li vedo più pronti (per quanto si possa esserlo), più consapevoli, forse più sicuri di sé. Mio figlio ha 9 anni e mi sembra tanto più avanti di come ero io alla sua età. Bene insomma! Grazie per le tue parole così intense e perfette per ogni attimo che descrivi. 🙂

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    1. Ma ciaoooo!!! Sì sì fa sempre così, quella faccia dentro il telefono,ma quando riesci a rapirla e a vedere i suoi occhioni, si illumina tutta!
      Io aspetto il post, l’hai scritto? Sono passata qualche giorno fa e non c’era….lo voglio eh, voglio sapere le novità!
      Un abbraccio grandissimo

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  11. che bellezza! ❤
    tornare indietro… a volte ci penso… e a tratti ne avrei anche un po' voglia… ma come dici tu, non sarebbe corretto… e magari tra vent'anni ti viene da pensare di tornare ad oggi… 😉
    ( quando leggo queste cose… dato che Mini ha solo sei anni… un po' sorrido e un po' prendo il panico!)
    un abbraccio

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