Far prendere aria ai sogni

bimba-affacciata

C’è qualcosa che ho imparato fino a qui, ma c’è ancora molto da fare.

So che non divido più il mondo in bianco e nero, ma mi godo l’infinita varietà dei toni di grigio che stanno in mezzo. Che mi trovo sempre in mezzo a una mamma e a una figlia e difficilmente riesco ad immaginare livelli di amore più sublime. Che incomincio a scrutare le rughe e le tengo d’occhio, ma cerco anche le tracce delle risate passate. Mi sveglio di notte, anche se i miei figli non mi chiamano più e passo ugualmente nella loro stanza a coprirli perché mi fa sentire meglio.

Che quello che dimenticavo da giovane continua ad essere quello che dimentico oggi. Le chiavi di casa, il parcheggio dell’auto, la carta d’identità, gli appuntamenti dal dentista e dall’estetista.

Che è meglio vivere di rischi piuttosto che di rimpianti, di sbagli e imperfezioni che di continue lasciate o ripensamenti. Che ogni tanto bisogna avere il coraggio di mettersi in prima linea e non giocare sempre da mediano, che ormai si è capito essere il proprio ruolo migliore. Che essere solidali, anche quando non ci riconosciamo nelle scelte dei nostri amici, è una delle forme più difficili e alte d’amore. Che quello che vivono i miei figli, in gioie e delusioni, successi e cadute, lo vivo anche io, centomila volte tanto e non esiste un concetto più forte e viscerale di empatia.

Che spesso non ricevo le risposte che mi aspetto e abituarmi agli imprevisti e ai cambi di scena è il modo migliore per vivere liberi. Che una cosa può essere bella anche se tutti dicono il contrario. Che le diversità fortificano e avvicinano e viverci accanto è un gran privilegio.

Ho imparato la tenacia da mio figlio, l’equilibrio da mio marito, la trasparenza da mia figlia, il sacrificio da mia mamma e scopro ogni giorno che ognuno è custode di un dono principale a sigillo della sua bellezza.

Che non è affatto vera questa cosa che l’importante è partecipare, a tutti, anche a me almeno una volta, forse più d’una, piace vincere. Che i sorrisi più belli sono di quelli che partecipano alle nostre vittorie, sono davvero i più gratuiti e veri.

Che guardo chi ero tra il rimpianto e la riconoscenza. Il rimpianto per il cambio di passo e di sguardo, per la spensieratezza perduta. La riconoscenza per ciò che ero e per quello che mi ha portato fino a qui. E non so esattamente dove sono, ma la mia vita non è così diversa da quella che desideravo.

Che i sogni migliori sono quelli ad occhi aperti, quelli chiassosi, che ti costringono a metterti in moto. Ho imparato che a far prendere aria ai sogni, si cresce in spirito e felicità.

37 thoughts on “Far prendere aria ai sogni

  1. Bello Marge. Io non sono uno che scrive grandi commenti. Sono quello che la sua esposizione mediatica la consuma tutta il lunedì, ma è bello leggere “sguardi della vta di altri”, per certi aspetti non ci fa sentire soli nell’etere del web 😉 “La mia vita non è così diversa da quella che desideravo”. Secondo me te la meriti.

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    1. Hai proprio ragione..
      leggere frammenti della vita altrui e sentire vicinanza qui nella blogosfera a me fa sentire bene e tante volte mi perdo e mi specchio in quei frammenti!!! Che bella cosa che hai detto, speriamo di meritarla 😉😘 a lunedì!!! 😀

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  2. trovo splendido tutto questo, ed è splendido perché sei tu e lo so perché ho visto quegli occhi e so che è così…<3
    con queste righe mi hai fatto tornare in testa righe scritte più di un anno fa, alle quali son legata… se posso… mi intrufolo e te le appiccico… 😉

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  3. Mi piace tutto molto, in alcune cose mi rispecchio, in altre vorrei, ma l’ultima…beh… sono i miei sogni che ogni tanto mi riportano un po’ a contatto con kla terra, quando sono rimasti con me tra le nuvole per troppo tempo 😀

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      1. Sì, è vero, ma quello che volevo dire era che i miei non corrono il rischio di impolverarsi, piuttosto sono io che corro il rischio di rimanere troppo all’aria insieme a loro, li coltivo e li coccolo fin troppo 🙂
        Buona serata anche a te!

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      1. Sei sincera e onesta, con te stessa e quindi con gli altri. Dai a Cesare quel che è di Cesare, e sono certo che se il tuo traguardo-sogno è mille, a 999, 998, 997 ci arrivi.
        E comunque, ammesso e non concesso che sia teoria, sei brava a esprimerle, le teorie 🙂

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    1. Grazie Primula! Non so se sia positività o piuttosto necessità di fare un piccolo bilancio…in ogni caso sono più forte a dire in teoria piuttosto che a mettere in pratica… Ce n’è di strada da percorrere 😉 un abbraccio a te!

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    1. Ma un po’ lo spero, un po’ lo penso! Eh sì certo, i sogni possono realizzarsi, per questo vale la pena continuare a sognare e non farsi limitare da nulla e nessuno. Buona giornata Andrea, buon lunedì!

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