Stasera va così.

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Un tempo avrei notato quella ragazza labbra rosso fuoco, sigaretta in bocca, quell’aria di chi la sa lunga, affamata di vita. L’avrei guardata a lungo, per carpire un po’ della sua spregiudicatezza. Oggi invece mi soffermo su quella donna un po’ pensierosa, libri sottobraccio, con il suo incedere lento ed elegante. 

Un tempo sarei rimasta incantata da quel ragazzo egocentrico, dall’ironia  pungente, timido, ma a tratti sfacciatamente sicuro. Oggi noto l’ironia delicata, la tenerezza accudente di chi si volta indietro, la dolcezza di chi sbaglia e chiede scusa, di chi si ferma e lascia passare.

Si cambia. Passa il tempo, cambiano lo sguardo, la scelta dei dettagli da conservare e da buttare via. Cambiano le cose che si decide di raccontare, il colore delle foto appese.

Stasera mi viene da pensare che essere figli per sempre sarebbe bellissimo, tenuti sotto protezione, tutelati e protetti, domani penserò che la libertà vera passi attraverso la solitudine, la perdita delle radici, la capacità di confidarsi solo con se stessi. Ieri pensavo che l’amore per essere tale deve essere per forza seduttivo e seducente, passionale e dissestante. Stasera mi viene da pensare che possa semplicemente essere il sollievo della vicinanza.

Ci sono giorni in cui passo le parole al setaccio, in un girovagare tra ingombri e gincane per arrivare al punto, per dire esattamente quello che è giusto e vero. Altri in cui mi concedo sguardi che parlano, parole che stroncano, verbi che accendono.

Ci sono sere in cui sono a casa da sola con i miei figli e c’è una rincorsa di abbracci per riempire vuoti e accorciare distanze. Sofia mi abbraccia perché le manca il papà, o semplicemente perché ha litigato con un’amica, io li abbraccio per ricongiungermi a loro, per soffocare una brutta arrabbiatura, per chiudere il cerchio di una giornata. Lori mi abbraccia, credo, semplicemente per farmi sentire che c’è. E per sentirmi. Più sei piccolo e più ti basta quello che c’è.

Nel frattempo la vita passa, le giornate si accorciano e stanno lì, in mezzo agli abbracci, ai pensieri del mattino e della sera, di ieri e di oggi, senza fare troppe distinzioni.

Stasera va così.

15 thoughts on “Stasera va così.

    1. Grazie cara, rispondo sempre in ritardo in questo periodo, effetti collaterali dell’autunno 😊 si è proprio la limatura del tempo a farci guardare con occhi diversi, mi piace un sacco questa cosa! Buona giornata

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  1. Il modo con cui ci relazionamo al mondo, il modo in cui IO mi relaziono con il mondo, si è molto modificato negli anni.
    E’ normale sia così.
    Il rapporto con il gentil sesso è cambiato, frutto di una situaizone familiare stabile e soddisfacente. Ma anche lo stesso concetto di amore si modifica, non dico in quieta presenza, ma certamente perdendo quella connotazione magari “focosa” dei primi tempi. Non credo dipenda dal fatto di “invecchiare”, quanto piuttosto dalla esperienza e da un pizzico di disincanto.

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    1. Mi sono accorta ora che alcune mie risposte non sono state pubblicate accidenti, devo aver fatto pasticci dal cellulare…scusami Andrea…provo a riscrivere quanto scritto qualche giorno fa…in effetti si modifica il modo in cui viviamo, riguardo all’amore so di aver comunicato l’idea di un amore più rassicurante e dolce piuttosto che passionale, In realtà la bellezza è di potersi permettere sguardi diversi, un lusso, una libertà! Un saluto caro

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  2. Condivido, come condivido, anche i sospiri che il post nasconde – a parte poi il piacere di leggere una scrittura con il fiocco.
    (Mi fai venire in mente una bellissima struggente canzone – d’antan naturalmente – di Leo Ferrè, “Avec le temps”. Parentesi nella parentesi: per voi sabaudi il francese dovrebbe essere famigliare, un sotto-dialetto, no?)

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    1. Ho fatto pasticci ed ero convinta di averti risposto Guido, recupero ora, anche se fuori tempo massimo. I sospiri autunnali sono inevitabili, una compagnia quasi rassicurante, se fosse possibile dilaterei il più possibile questo tempo, i suoi colori e la sua luce…si confermo, noi sabaudi amiamo il francese e quella grazia tutta sua, ed è una lingua abbastanza di casa! 🙂 buona serata!!!!

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    1. L’indolenza autunnale unita a una certa goffaggine tecnologia hanno fatto sì che rispondessi più in ritardo del solito.
      Cara Primula, tra le sensazioni autunnali ho sempre più l’impressione di rincorrere il tempo, ad esempio è da giorni che vorrei passare a commentare un bel tuo post su un incontro al bar e non l’ho ancora fatto! A presto, da te 🙂 un abbraccio forte

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