Auguri ragazzo magico.

Ci vogliono le piccole cose a renderci felici, ma anche quelle grandi, gli anniversari, i compleanni, i passaggi di stato memorabili. Lori è diventato ufficialmente grande, maggiorenne e in questo passaggio di stato, così decantato, eppure inafferrabile, abbiamo ripercorso insieme un po’ della nostra storia. L’altra sera a cena, soli noi due, prima dello stappo ufficiale allo scoccare della mezzanotte al Pala in un bagno di amici e di affetto, ci siamo parlati e restituiti pensieri e stati d’animo che prima d’ora non ci eravamo mai confessati. Forse per la prima volta si è anche rotto un silenzio di timori … Continue reading Auguri ragazzo magico.

Fotografia di un martedì felice.

Dopo un mese di rodaggio e di interrogativi su come elaborare nel modo più indolore possibile la ripresa di un ritmo che non ho, martedì ho avuto una piccola illuminazione. Martedì pomeriggio alle 18 presso il Circolo degli Artisti di Torino che è un posto magico, un angolo di verde e di bucolica campagna nel pieno centro città con alle spalle una fiera e splendente Mole Antonelliana, c’è stata l’inaugurazione della mostra di Damiano Casalini, artista torinese originale ed eclettico, che ha esposto una serie di sue opere giovanili fino ad arrivare a creazioni più recenti. E’ stato una parentesi … Continue reading Fotografia di un martedì felice.

Tutti i giardini possibili.

Nella poesia del giorno della mamma, celebrato in tutte le sue più romantiche declinazioni, costellato di foto e stories sul web che ritraevano mammi sorridenti, rilassanti, dedicate e felici, indaffarate e soddisfatte, la mia personale festa della mamma si è tenuta all’IKEA con il biondo in una mezza giornata di un maggio indeciso, tiepido e tentennante, alla ricerca di cornici per custodire alcuni nostri ricordi di viaggio e di un tavolino da balcone per accogliere la bella stagione. In questo tempo di passaggio, alla rincorsa di quello che manca, di quello che renderebbe completi, di quello che potrebbe invertire la … Continue reading Tutti i giardini possibili.

E’ l’ora di BeReal!

Sì lo so sono pessima e ho bisogno di confessare. Di fare pubblica ammenda. Da tempo sono riuscita a disintossicarmi da Facebook, scorro distrattamente la timeline circa 1 volta alla settimana, cosa impensabile fino a qualche anno fa, vuoi perché ogni dipendenza e passione ha un suo ciclo, vuoi perché forse abbiamo iniziato in tanti a disamorarci un po’. Sono riuscita a salvarmi da Instagram, probabilmente lo scarto generazionale si sente, e comunque attribuisco questa distanza anche a una mia crescita personale ‘Ho imparato a gestire i Social, sono maturata dai’ Eppure dieci giorni fa sono caduta, mio malgrado, inspiegabilmente, … Continue reading E’ l’ora di BeReal!

Spazi bianchi.

Siamo esseri incontentabili, in perenne ricerca, in continuo tormento. Per circa metà della mia vita, ho vissuto in costante mancanza di tempo, compressa tra piani programmati e improcrastinabili, tra doveri che mi richiamavano ad essere sempre puntuale e rispondente ed impegni più leggeri ed evasivi, in una timetable sempre affollata e soffocante da aver dimenticato il senso dell’assenza. Ho paura del tempo vuoto, dello spazio bianco, ho disimparato ad abitarlo o forse più propriamente non ho mai imparato a concedermelo e a viverlo come si deve. E se il ‘regalo’ inaspettato di questi 50 anni alle porte è un cielo … Continue reading Spazi bianchi.

Di mancanze e sottrazioni.

Da quando Sofia è partita scrivo sempre più di rado. Lo penso da mesi, con un po’ di rammarico e dispiacere, con la nostalgia struggente di qualcosa che appartiene al passato, come il vivere insieme. E’ come se mi mancassero le parole. Come se mi venisse chiesto un silenzio in qualità di rito di un percorso obbligato verso un tempo nuovo. Sono stati mesi di sottrazione, l’ho messo veramente a fuoco in questi giorni e forse oggi questo paesaggio bianco e immacolato, insieme all’idea di un ritorno a casa che sempre più si avvicina, è come se avesse liberato finalmente … Continue reading Di mancanze e sottrazioni.

Avvicinamenti

Capita sempre più spesso che il sabato sera ci ritroviamo io e lui. Lui ed io. E anche la domenica a pranzo e anche al pomeriggio. Poi in modo casuale, a voci alterne, chiamiamo Sofia per sapere come sta, come si è organizzata per il week end e subito dopo Lorenzo per sapere se per caso, malauguratamente pensa di raggiungerci in centro per qualche commissione. E alla fine siamo di nuovo io e lui, per mano per le strade di Torino a guardare i bimbi piccoli degli altri, ma soprattutto i cani. Probabilmente alla ricerca di qualcun altro da accudire, … Continue reading Avvicinamenti

Disinnescare. Brillare a intermittenza. Volare ad alta e bassa quota.

Mi è capitato in questi giorni di rileggere un dialogo tratto da Perfetti Sconosciuti, che ruota intorno alla capacità di disinnescare, non fare altro che sapere togliere l’innesco, la mina, far cessare la scarica elettrica, in altre parole abbassare la tensione. Saper disinnescare diceva Rocco ad Eva come una delle cose più importanti che aveva imparato e lei non capiva esattamente cosa intendesse. – Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non … Continue reading Disinnescare. Brillare a intermittenza. Volare ad alta e bassa quota.

Quel rito di passaggio che è settembre. Quel cambiamento che non avrei mai voluto ascoltare.

E’ avvenuto tutto in questo fine settimana. Vuoi che sia la fine repentina dell’estate, il passaggio dal prendisole al cappottino, la pioggia per quanto salvifica e attesa, meno che mai desiderata, la mancanza che cresce, il vuoto di una figlia piccola che sa occupare un posto grande, la casa sempre più silenziosa, l’autunno alle porte, l’arrivo delle elezioni. E infine l’esito. Mi sono sentita caricata di un peso grande. Inseguita da una malinconia che morde. Da una rabbia e da un nervosismo che mai ho provato per un risultato elettorale, da uno smarrimento che non riguarda il ristretto recinto del … Continue reading Quel rito di passaggio che è settembre. Quel cambiamento che non avrei mai voluto ascoltare.

Ci sto lavorando. Ancora.

Cinque anni fa, considerati il carico di ansia e partecipazione, è come se avessi rifrequentato la quarta ginnasio. La quinta si è rivelata meno impegnativa (sempre per me). I tre anni a seguire il momento del riscatto, salvo qualche scivolone. Con la maturità di Sofia ho siglato un patto: non avrei smesso di dormire e mangiare al suo posto, non avrei scandagliato le possibili tracce di tema da fine anni 90 ad oggi, non sarei caduta nella rete di folli riti scaramantici, che solitamente propongo con spudorata naturalezza. –  Vuoi che ti rilavi la maglietta del secondo scritto? Ha portato … Continue reading Ci sto lavorando. Ancora.