Auguri ragazzo magico.

Ci vogliono le piccole cose a renderci felici, ma anche quelle grandi, gli anniversari, i compleanni, i passaggi di stato memorabili. Lori è diventato ufficialmente grande, maggiorenne e in questo passaggio di stato, così decantato, eppure inafferrabile, abbiamo ripercorso insieme un po’ della nostra storia. L’altra sera a cena, soli noi due, prima dello stappo ufficiale allo scoccare della mezzanotte al Pala in un bagno di amici e di affetto, ci siamo parlati e restituiti pensieri e stati d’animo che prima d’ora non ci eravamo mai confessati.

Forse per la prima volta si è anche rotto un silenzio di timori mai detti. A bruciapelo mi sono sentita chiedere ‘Non credo che sia stato sempre facile, soprattutto all’inizio, vero?’

Alla vigilia di un compleanno memorabile sono caduti gli argini ed è arrivato il tempo di rivelarsi cose importanti. E raccontarti di quei primi momenti in cui ti vedevo bellissimo, di quel candore argenteo che ti ha reso da subito unico e speciale. Degli esercizi di fissazione fatti nei primi mesi di vita, delle prime visite in Germania e poi in Italia. Di quando andavi avanti e indietro in ogni stanza, in ogni luogo nuovo e con i tuoi piedini probabilmente prendevi le misure. Del tuo incredibile senso dell’orientamento, della capacità di disegnare piccolissimi loghi di nuovi improbabili smartphone o app, bozzetti d’auto con particolari microscopici, interni case da togliere il fiato.

Imparare cose nuove è sempre di augurio per qualcosa che sta per iniziare. E così è stato.

Imparare che la prospettiva è quella che conta: ciò che viene comunicato in termini di mancanza e rinuncia può essere visto in termini di scoperta e di alternativa. Che la capacità di osservazione non è proporzionale all’acuità visiva, ma dipende da come sai guardare e riconoscere il mondo. Che gli occhi stanno nelle mani e nei piedi, nell’ascolto e nella forza d’animo. Che la differenza la può fare una buona strategia unita alla capacità di accettare i propri limiti. E avere da una parte qualcosa in meno ti stimola a fare qualcosa di più e meglio.

Che non esiste mai un verdetto, che si riveli completamente vero o giusto, non esiste una grande corsa iniziale per aggiudicarsi il proprio posto nel mondo, il tempo ci restituirà il nostro posto.

E anche le cose più difficili o meglio quelle che ci vengono prospettate tali possono risultare possibili e leggere.

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