Sguardi distanti. E messa a fuoco.

Mi hanno chiesto come sia stare senza di loro. Che sia un periodo breve, di due o tre settimane all’anno non importa. Ho risposto sinceramente, senza vergogna o falsi pudori. Sono stata bene. In questa assenza li ho guardati e pensati da una giusta distanza. La sensazione è ogni volta di non sapere mettere a fuoco nel modo giusto o di guardare un quadro da troppo vicino. Ti fermi su ogni particolare, su quelle pennellate ora vivaci, ora più delicate e sei sempre troppo immersa nei dettagli, futili o importanti che siano. E ti perdi la vista d’insieme, l’armonia di … Continue reading Sguardi distanti. E messa a fuoco.

La casa sull’albero.

La libertà era stare sopra un albero.  Passare i pomeriggi ad Altavilla con mio cugino Paolo, Maria Elena e Franchina e costruire una casa sull’albero. Ognuno la sua, talvolta la stessa. E il gioco era renderla il più bella possibile, il proprio rifugio, far sì che sapesse di casa. E avesse una sua magia interna. Come era incantato guardare i prati da lassù, mangiare la merenda tutti abbarbicati e scomodi, sudati e appicicaticci, fantasticare di poterla costruire la volta successiva sull’albero di fico più alto. Quello che campeggiava in mezzo all’orto, il più inaccessibile perché fitto, un intreccio di rami … Continue reading La casa sull’albero.

Invidie ed effetti collaterali

Penso di essere a giugno e mi ritrovo a luglio. Penso che sia appena finita la scuola ed è già passato un mese. Di celebrazioni, pranzi, ritrovi ai giardini, pigiama party, di un campo poetico in montagna di piccola donna, di due settimane di estate ragazzi di impostazione pseudo sportiva (non potevo infliggere peggior colpo al nano biondo). Di week end che hanno il sapore di un caffè shakerato, però caldo, di prenotazioni libri delle vacanze, tentativi inconsci di non pronunciare la frase “Su, fate un po’ di compiti”, tentativi falliti di ripetermi “Lascia andare, lascia correre, molla la presa, … Continue reading Invidie ed effetti collaterali