Gli occhi di fine vacanza.

C’è quell’ora, in esatto equilibrio tra pomeriggio e sera. Quando il sole ancora in alto, appare in bilico sui tetti, gli ultimi raggi proiettano lunghe ombre sul muro e la cucina risplende di una luce impietosa che non lascia scampo alla polvere e al pulviscolo. Tutto si gioca nel giro di pochi minuti, quando c’è ancora luce e poi non più, quando le energie sono ancora vivide e in un attimo si fiaccano, quando i programmi della giornata paiono concludersi per lasciare spazio alla quiete serale. C’è quel momento dell’anno di passaggio tra un pensoso agosto e un serrato settembre, … Continue reading Gli occhi di fine vacanza.

Sì, però poco.

Posso truccarmi un po’? Si, però poco. A 13 anni si chiede ancora, ma sempre meno. Si prova a fare da soli, a non dire, a non parlare. A vedere cosa succede se si fa di testa propria. Ci si allontana, e poi ci si riavvicina veloci per succhiare un po’ di quell’amore primordiale e incondizionato. A 13 anni si prova il lusso di poter scegliere continuamente, di avere un ventaglio spropositato di occasioni e strade da percorrere. Si piange e si ride con la stessa intensità, ci si trucca un poco per sembrare più grandi. Si guardano i grandi … Continue reading Sì, però poco.

Non è il solito posto.

Che agosto porti con sé una malinconia diffusa non è più una novità da un paio d’anni e poco più, forse. Eppure questa vacanza è iniziata in un posto che sento appartenermi. Perché l’inizio di ogni vacanza segna il seguito, è un dato di fatto. Si va alla ricerca di indizi e sensazioni che ti facciano stare bene e non è questione di trovarsi solo in un posto bello, no, è una questione molto più delicata. È una miscela che scaturisce da stati d’animo, energia del luogo, sguardi dei compagni di viaggio. E l’aroma di quella miscela si è rivelato … Continue reading Non è il solito posto.