Sorelle.

Passeggiavano in una tiepida mattina domenicale, nella Torino degli anni ’40. L’una stringeva l’altra trattenendo il fiato, a voler bloccare quelle parole in uscita, a richiamo di quel padre austero. Sono sempre state così, vicine e strette, in una tensione complice, in una premura protettiva. Camminavano bambine, non sapendo che si sarebbero destinate uno spazio d’amore esclusivo. Ininterrotto. L’una, figlia, sorella, poi madre, naturalmente mamma. L’altra devotamente figlia e sorella, sempre sorella, tacitamente mamma. L’una forte, libera, autonoma, schiva, eppure tanto friabile. L’altra emotiva, cagionevole, delicata, ma intimamente solida. E’ voce d’infanzia questa foto. Ma racconta il presente. Di chi si sostiene, guidato … Continue reading Sorelle.

Esageruma nen.

L’inizio dell’anno per alcuni, e tra quelli potrei esserci anch’io, così per dire, è meglio farlo passare un po’ sotto tono. La buona regola è non chiedersi troppo, desiderare piccole e semplici cose. Perché almeno a gennaio è liberatorio lasciarsi vivere, crogiolarsi nel torpore del freddo, legittimare quell’understatement tipicamente sabaudo. Qualche buona intenzione vale comunque la pena esprimerla. Con moderazione. Qualche meno e qualche più. Che poi si fa in fretta ad arrivare a febbraio ed è tutta un’altra musica. Vorrei un anno propositivo, meno timido e conservativo. Vorrei un anno di allenamento, che ritempri muscoli e temperamento, di giorni … Continue reading Esageruma nen.