Quell’amore trattenuto tra le note.

Emma inizia a suonare e d’incanto la platea si zittisce. Ascolta in un dovuto silenzio di ammirazione e timore. Accadeva sempre così, Emma aveva il dono di creare un silenzio sospeso, di equilibrio perfetto tra presente e sogno, tra trepidazione e magia. Si tratteneva il fiato dall’emozione, per la bravura prodigiosa di quella ragazza troppo piccola per essere così virtuosa, troppo seria per essere ancora bambina. La guardavo e speravo che non sbagliasse nulla, che fosse lucida fino alla fine, che non si concedesse nessuna sbavatura. E insieme a me lo pensava sua madre. Sguardo fisso a lei, occhi ugualmente … Continue reading Quell’amore trattenuto tra le note.

Di cuori e Matrioske.

Margherita ha due cuori e una figlia fatta a Matrioska, che ora la tiene stretta a sé e ora la allontana. Da fuori pare una sola, ma avvicinandosi e guardandola con attenzione ne trova tante. Lì dentro a quel corpo che cambia e ha ormai fattezze da donna, ci sono una varietà di facce e pezzi di formato variabile. C’è una ragazza che ha fretta di crescere, una donna che vuole tornare bambina, una bellezza che pulsa per sbocciare, una timidezza velata, infranta da qualche indomito slancio di coraggio, una curiosità vivace, una mollezza demoralizzante, un’intelligenza luminosa, una stupidità disarmante, … Continue reading Di cuori e Matrioske.

In questi giorni.

In questi giorni ha celebrato la fine della scuola con gavettonata, pranzo al kebabbaro, festa al Laser Park e pigiama party annesso, pranzi e uscite varie, uno studio parsimonioso, alternato a dichiarazioni d’ansia, stemperato da qualche liberatorio “Va come deve andare, vero?”  Dice con orgoglio “Esami non vi temo”, poi dichiara di non potercela fare, soprattutto a studiare così tanto e alla fine si arrende a uno studio fitto di un’ora al massimo inchiodata al tavolino, che non è impresa da poco per chi ha la concentrazione media di un moscerino. Negli ultimi giorni si è prodigata in calcoli continui … Continue reading In questi giorni.

Sguardi antichi.

E poi ci siamo io e te su questo tappeto verde, sedute a guardarci. “Raccontami qualcosa di bello, dai, facciamoci le confidenze” “Mamma, mi fai ridere, quanto sei antica, quando dici così” E’ vero, in questo posto sai, ci sono le radici della mia anima. Qui mi sento a casa, anche se oggi questi muri odorano di nostalgia, di muffa e umido che ristagnano e portano a galla pensieri lontani e sguardi antichi. Qui mi ricordo delle confidenze fatte a mia mamma, di quella complicità che in estate era ancora più facile, di quelle parole spiegate al sole oppure in … Continue reading Sguardi antichi.