Settembre.

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Settembre ha tutte le carte in regole per farsi amare.

Quella brezza gentile, una luce calda di promesse, il profumo di basilico della pasta al sugo della prima cena a casa tutti insieme.

Settembre sono gli abbracci del rientro. Il profumo di casa mescolato al profumo d’incenso preso in India. Mia mamma che mi dice “Come ti sei abbronzata” anche se non è vero “Hai una bella doratura” è parzialmente vero “Che voglia avevo di vederti” è la frase di una vita, certamente vera, non si stancherà mai di ripetermela, soprattutto a settembre.

E’ il piacere di rivedere gli amici, mischiare parole e racconti di vacanze al rumore delle macchine che passano accanto ai dehors estivi. E’ l’aperitivo che vorresti sostituisse la cena anche nei mesi invernali, perché sa di libertà e disimpegno, ti dà alla testa al punto giusto, ti traghetta dolcemente verso i nuovi impegni.

E’ constatare l’invidiabile appetito di tuo figlio, che è sempre più alto, magro, teen e quando lo guardi da lontano ti sembra il ragazzo della porta accanto, non può essere mio figlio! Porta le cuffie, la 43 di scarpe, i pantaloni a cavallo basso. Non dovresti dirlo, ma pensi che sia bellissimo. Glielo dici anche “Ma ti dicono che sei bellissimo? Te lo dicono vero? Perché è impossibile che non se ne accorgano”. Lui fortunatamente indossa le cuffie e quindi, a settembre, in questa terra di mezzo tra arrivi e ripartenze, puoi concederti dichiarazioni d’amore imbarazzanti.

Settembre sono nuove regole. Le stesse in realtà dell’anno scorso, semplicemente rispolverate, rinnovate negli abiti. Spegnere il cellulare alle 22, sparecchiare senza lamentele, leggere di più oltre a guardare le serie, godersi pezzettini di vita, ricordarsi a turno di goderseli.

E’ correre per prendere la metro, non fare in tempo e lasciarla passare. Sedersi in attesa della prossima. Perché ogni tanto fa bene lasciar andare, far scivolare i pensieri, dimenticare e aspettare un ritorno. Di un viso noto che manca da tempo, o semplicemente di intenzioni.

Settembre ha le carte in regola per risultare morbido e avvolgente. Eppure ha un sapore di ignoto che mi toglie sempre un po’ il fiato. Settembre è una foto, questa foto fatta allo specchio, la stessa di un anno passato, scattata nell’ascensore della casa dei miei. Li guardo e penso alla loro storia, a quanta storia c’è in in quei nomi e in quella vicinanza stretta.

4 thoughts on “Settembre.

  1. Bello, bello, e vero.
    Non a caso, al settembre sono state dedicate tante canzoni. E poi chi non ricorda quel “Settembre, è tempo di migrare…” degli anni di scuola? Certo al tempo di D’Annunzio per migrare non si intendevano i barconi in mare…

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    1. Ciao Guido, benritrovato dopo le vacanze!!! E’ vero settembre ha ispirato scrittori e cantanti, è proprio un mese di passaggio 🙂 E’ sempre bello trovare un tuo commento! Buona giornata e un abbraccio

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