Cubico: l’azienda 3.0

 

“Sai mamma oggi alla Cubico abbiamo lanciato il nuovo depliant sul rifugio Giumarre (meta di una tanto attesa gita di ben 2 giorni che si è svolta 2 settimane fa circa)”

“Ma dai, ma non mi ricordo bene, cos’è la Cubico?”

“E’ la nostra azienda”

“Ah già vero, ma di cosa vi occupate esattamente”

“Grafica e Design”

“Giusto, come ho fatto a dimenticarlo…ma è da un po’ che sento parlare di quest’azienda”

“Eh si l’abbiamo fondata a inizio anno. Adesso stiamo anche lavorando al Cubiphone, il nuovo telefonino di carta”.

“Wow, che novità”

“Sì sì l’ho progettato io, è bellissimo!”

“Ma senti, e chi è l’amministratore delegato?”

“Cosa vuol dire?”

“Chi è il capo?”

“Siamo tre titolari, così se uno si ammala c’è sempre chi segue l’azienda. Poi sai c’è Gabriele che fa i colloqui per assumere”

“Ah certo…ma quanti siete?”

“Abbastanza”

“Scusa mio piccolo nano da giardino, ma intendevo quanti siete di numero”

“6 dipendenti. E comunque controlliamo anche la concorrenza”

“Naturalmente! E come fate i colloqui per assumere?”

“Allora prima chiediamo se lavora da qualche altra parte (giusto, per evitare il conflitto di interessi, penso io), poi se gli piacerebbe lavorare alla Cubico (del resto se vuoi lavorare alla Cubico, ti deve piacere,  il fattore motivazionale è fondamentale) e poi se gli piace disegnare (scontato, come ho fatto a non pensarci, se non ti piace disegnare come fai a far parte del gruppo Cubico? Se poi sei capace o meno poco importa…).

“E poi?’”

“E poi basta. Se risponde bene a tutte le domande, lo assumiamo”.

Geniale. E’ la nuova frontiera, l’azienda 3.0: tre semplici domande per lavorare con noi.

Benvenuti in Cubico!