La casa sull’albero.

La casa sull'albero

La libertà era stare sopra un albero. 

Passare i pomeriggi ad Altavilla con mio cugino Paolo, Maria Elena e Franchina e costruire una casa sull’albero. Ognuno la sua, talvolta la stessa. E il gioco era renderla il più bella possibile, il proprio rifugio, far sì che sapesse di casa. E avesse una sua magia interna. Come era incantato guardare i prati da lassù, mangiare la merenda tutti abbarbicati e scomodi, sudati e appicicaticci, fantasticare di poterla costruire la volta successiva sull’albero di fico più alto. Quello che campeggiava in mezzo all’orto, il più inaccessibile perché fitto, un intreccio di rami tortuosi e sinuosi, il fascino di quell’altezza ci faceva sentire coraggiosi e arditi.

Mi chiedo cosa mi sia rimasto di quella sensazione di libertà. Oggi la cerco e la trovo in cose piccole.

Come pranzare alle tre del pomeriggio, saltare cena e poi aprire il frigo alle 22. Non pensare a nulla, ma solo a comprare quel libro che ti ha consigliato un’amica, arrivare a casa e iniziarlo accoccolata sul divano, dimenticando i sensi di colpa dei letti da rifare e delle lavatrici da caricare. Non indossare l’orologio, indossare solo per caso e talvolta il contapassi. Libertà è stare seduta per terra sul balcone a piedi scalzi e guardare l’interno cortile, immaginando le storie che si affacciano dalle finestre accese lì attorno. Salutare il vicino del balcone di fronte, che si imbarazza, ma un sorriso lo accenna sempre. E’ un piatto della sera prima sporco abbandonato nel lavandino. E’ la consapevolezza di poter fare qualsiasi cosa. Decidere si se stessi e nessun altro.
Guardare le foto vecchie, quelle che si stampavano ancora, tornare indietro con la mente e concedersi di stare lì, fermi, e non portarsi avanti. Per poi pensare di corsa, senza interruzioni, di cambiare lavoro, di cambiare idea, di cambiare città, ma forse è troppo, di impegnarsi in qualcosa di nuovo, di guardare in là, ma dall’alto, da quell’albero. Non per dimostrare a se stessi qualcosa, lo faccio da una mezza vita. E meno che mai per dimostrarlo agli altri. Anche quello è un futile investimento di energie.

Ma per ricordarmi di quella casa sull’albero, che racchiudeva un po’ di sogni, coraggio e tanta energia. Un pizzico di incoscienza, di irresponsabilità e tanta soddisfazione.

La libertà è un lusso momentaneo, prezioso perché raro. I ragazzi sono al mare con la nonna da due settimane, non potevo non ripensare ai miei pomeriggi assolati in campagna ad arrampicarmi sugli alberi.

A ripensarci bene la casa sul nocciolo fu la più difficile da costruire. Ma ogni volta sapevamo di poterlo e volerlo fare.

 

43 thoughts on “La casa sull’albero.

  1. La libertà delle piccole cose è il vero lusso che troppo spesso non riusciamo a concederci.
    E’ bello avere il tempo per rispolverare i vecchi sogni e per crearne di nuovi. E’ bello riuscire a volersi così bene da ignorare un piatto sporco e leggere a perdifiato.
    Un bacio grande mia Meg ❤

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    1. E’ proprio così cara Melina…la libertà delle piccole cose, si parte da quelle…lasciare un piatto sporco nel lavandino è affermazione massima di libertà…pensa come sono messa 😉 un bacio a te, grande, amica bella!

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  2. La casa sul nocciolo è stata più difficile da costruire forse perché il più delicato, quello che più fa fatica a sopportare il peso. Ma siete stati bravi e ci siete riusciti, l’avete trattato con delicatezza, senza imporvi troppo. La vita in fondo è come un albero, facile affrontarla se va tutto bene, se non devi lavorarci troppo, se ti lasci sostenere e basta…
    Che bella la sensazione di libertà che regali con questo post 🙂

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      1. Quella sensazione la provo ogni volta in cui viaggio, niente cucina, nessun piatto da lavare… e tutto il resto 😀 Immagino la scena di voi sugli alberi e sorrido 🙂

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  3. Bellissimi ricordi, la penso come te, la libertà è nelle piccole cose che ci prendiamo un po’ ogni giorno…..anch’io quando sono in ferie spesso lascio i piatti da lavare al mattino 😉 Buona settimana!

    Date: Sun, 17 Jul 2016 22:02:51 +0000 To: silvia-1959@live.it

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    1. Io sono migliorata un sacco…talvolta anche dopo una cena con amici, riesco a rimandare di mettere a posto il giorno dopo 😉😉😉😘 grazie Silvia, che sia una bella serata!!!

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  4. “La libertà è un lusso momentaneo”… urca che botta!
    piccoli momenti di libertà, semplice e consapevole rendono il tempo più arioso, proprio come lo stare sull’albero sposta gli occhi e l’immagine del mondo… lo guardi dall’alto e la terra sotto pare gigantesca e afferrabile in un secondo…
    buona settimana Meringhetta :-*

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    1. In effetti a rileggerla quella frase è un po’ spessa, però anche vera 😉spostare lo sguardo aiuta, regalarsi momenti e gesti, assecondarsi di più… Alla fine per me è questo, credo 😀😍😘 buona settimana a te Tati bella….tu porti sempre aria fresca e buona 😊

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  5. Le libertà non penso siano mai nelle piccole o nelle grandi cose. Ci sono e basta, anche nell’andare controcorrente a un comportamento più o meno plausibile e corretto. Ne dimentichiamo spesso l’importanza, più che la sensazione. Ecco, oggi avrei proprio voglia di un albero come quello tuo.
    Bellissimo post. Come sempre-

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    1. Si è vero, ne dimentichiamo forse l’importanza e richiamarne le sensazioni a me aiuta a prenderla questa aria leggera e fresca! Grazie Scri, sono un po’ piroettanti ultimamente, ma mi prendo la libertà di scrivere quando lo sento, con il ❤

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  6. Ciao Margherita.
    Pensavo a quali siano i *miei* momenti di libertà.
    Ascoltare musica, vivere il blog, fare una passeggiata, leggere un libro.
    Io non avevo una casa sull’albero. Avevo già da piccolo i miei dischi, le mie figurine ed i Lego. Ah, che bei momenti che mi hai fatto venire in mente…

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    1. Sono belli i tuoi momenti di libertà Andrea!!! Mi ci ritrovo in pieno 😊 e richiamare quelli lontani a me dà proprio serenità!!! C’era poesia e spensieratezza allo stato puro in quei pomeriggi afosi, bellissimi!
      Anche per i Lego avevo una certa dipendenza, ma invernale 😀😀😀

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  7. La libertà, come l’amore, è difficile da definire. Per quanto ci arrivi vicino, ci sarà sempre un paletto pronto a smontare un pensiero. Eppure è proprio da quelle piccole cose che capiamo quanto ne abbiamo.

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    1. Si è vero… È un concetto davvero complesso, fluido, difficile da definire a parole.. Un caro amico mi ha ricordato la bellissima canzone di Giorgio Gaber che iniziava proprio con la libertà non è stare su un albero 😉

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    1. Ma che bello sapere che ti sono piaciuti questi ricordi…spesso faccio questo gioco di risalire a immagini belle, alle mie radici, per ricordarmi sensazioni e riviverle sotto altra forma…grazie Ro un abbraccio forte a te! 😘

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  8. Bellissimo! ❤ La libertà di noi adulti sembra piccina, piccina rispetto a quella grandiosa e sognante di quando eravamo bambini…forse a volte abbiamo davvero bisogno di guardare le cose da lassù…dalla casa sull'albero…

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    1. Ciao cara!!! La libertà di noi adulti è infinitamente più piccola, come hai ragione…bisogna tornare su quell’albero per recuperarne il senso più vero 🙂 grazie uaresovain, grazie di cuore della visita e del tuo commento!

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