Solitudine.

A un tratto si ritrova sola, in netta minoranza ed evidente difficoltà, circondata da componenti familiari repentinamente salutisti.

Una ragazza quasi quindicenne che cerca di redarguirla sulle sue abitudini alimentari. Rivedibili certo, ma non così drasticamente. Un marito che da quando ha comprato l’estrattore di succo propone instancabilmente centrifugati di pera, mela, limone zenzero, alternati a finocchio, sedano, cavolo rosso e rosmarino, un adolescente in erba che mangia mandarini ad oltranza e scopre le caramelle Rossana sapientemente nascoste, ma copre amorevolmente la peccaminosa mamma.

Capita che da un mese scarso a questa parte la dispensa sia prevalentemente occupata da Corn Flakes rigorosamente integrali, fette biscottate ai 4 cereali, barrette Kellog’s 0 grassi, pasta al farro e tonno al naturale. Che il frigo sia abbondantemente popolato di frutta e verdure di ogni foggia e genere: si spazia da finocchi, broccoli, lattuga e songino ad ananas, arance, yougurt magri e unicamente formaggio Primo Sale.

Capita che mentre ascolta in maniera super interessata la coniugazione dell’imperfetto attivo e medio passivo dei verbi greci, continui a ruminare biscotti e quell’unico residuo di barretta di cioccolata all’arancia (una delizia) e si senta dire “Credo che tu davvero stia esagerando, lo dico per te, che oltre ad ingrassare rischi che ti cadano i denti”

Le rimane rifugiarsi nell’alcool e decidere che la biretta pre-serale bevuta alla canna, mentre cucina verdure bollite e carne alla piastra, può salvarla e le spetta di diritto, ma anche in questo caso viene spudoratamente beccata e fulminata da un’eloquente occhiata di disapprovazione.

Ora lei sa che la sua alimentazione non è propriamente bilanciata, che soprattutto in passato ha fatto uso smoderato di dolci, dolciumi, caramelle e mashmallow, che predilige carboidrati e zuccheri e trascura vitamine e proteine, ma questa alzata di scudi generali, inattesa e inoppugnabile, questa deriva salutista dell’intera famiglia costantemente focalizzata sulla quality food è davvero insopportabile. Si aggiungano la corsa mattutina domenicale del marito non inferiore all’ora e mezza, gli squat in cucina e gli addominali nella zona corridoio della teenager, la domanda ingenua del biondo che candidamente affonda e chiede “Mamma ma tu che sport fai?”