Ci sono giorni incontrollati e irrequieti, percorsi da venti forti, ci portano un po’ di qua, un po’ di là, sembra che ci attraversino. Sono giorni offuscati.
Ci sono giorni nitidi e sinceri, dove si aprono i pensieri e i venti forti servono a intraprendere nuove rotte, strade secondarie. Ci sono anni in cui rimaniamo impantanati in un limbo che ci tiene immobili e immobilizzati, ci sono anni di movimento e luce, dove l’aria si fa lieve e invertire direzione sembra l’unico percorso praticabile. Sorridono nuovi amici e ci supportano gli amori fondanti, si aprono scenari inconsueti, quello che non conosciamo smette di far paura.
Vorrei saper vivere così. Spinta da un vento che mi porta a seguire anche sentieri piccoli, a intraprendere avventure nuove con slancio imprudente e generoso, a riscoprire strade perdute. Vorrei saper trasmettere il coraggio che non ho ai miei figli, perché possano avere l’energia di non limitare e circoscrivere i propri desideri. Di far fluire passioni e un libero sentire.
Lorenzo sabato scorso ha ripreso a suonare la batteria. L’aveva dimenticata. L’aveva lasciata lì, per mesi. Si tratta sempre di prendere o lasciare. Al momento l’ha ripresa. E’ bastato riascoltare un brano degli U2 e sentire il desiderio forte di suonare, collegare due casse, rimettere in funzione i piatti. Sentire il richiamo di una voce che chiede di essere ascoltata. Non so se continuerà, non so se quella voce si farà strada, ma sabato è stato emozionante sentirlo suonare. Fermarsi a guardare quello che è successo.
– Vedi, è stato questione di un attimo, una coincidenza e mi sono ricordato che da troppo tempo non mi divertivo a suonare. E allora mi sono scaricato le mie canzoni preferite e ho voluto riascoltarle. Poi ho provato a cercare le basi, per poterci suonare sopra. Ho capito che per un po’, non so ancora per quanto, vorrei fare musica.
Lorenzo parla poco. O meglio parla tantissimo, ma non racconta facilmente quello che gli accade. Quello che sente dentro, che lo fa vibrare. E’ stato un regalo ascoltarlo e toccare le sensazioni che cercava di trasmettermi.
E allora, vedi, ho pensato, un momento, una coincidenza può cambiare non la vita, ma il giorno. Si spalancano pensieri e porte e i venti possono essere preziosi ispiratori di nuove rotte. La vita è spesso convulsa, ci traghetta un po’ di qua un po’ di là, ma arriva il momento di fermarsi e chiedersi cosa vogliamo veramente fare.
basta poco, basta il vento
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Ma davvero, basta il vento a rendere più limpidi e puliti i pensieri!
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Quando il seme è stato piantato, prima o poi germoglia. Crearsi degli interessi serve proprio a questo.
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Si credo sia propria una ricchezza da coltivare, che sia la batteria, la pittura, la semplice lettura…sono semi che poi germogliano 🙂 ciao cara!!!
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E sono venti così forti che sembrano trenta…..
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Le tue parole mi arrivano in un momento proprio così, come tu lo descrivi.
Mi sento in una fase di… riorganizzazione della vita ^_^
Buona serata
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Ciao Sara!!! Che piacere ritrovarti, è un sacco che non passo a trovarti…mea culpa….sì in effetti ci sono proprio dei momenti in cui si sentiamo in scombussolamento e cambiamento forte, da un lato può fare paura, da un lato è vitale! un abbraccio
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Anch’io sparisco e riappaio… l’importante e ritrovarsi ❤
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Hai ragione!!! un bacio
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Mio figlio fa così con il simulatore di volo. Settimane senza usarlo, e poi di colpo rieccolo a fare test di atterraggio.
A proposito di batteria: e prendergliene una elettronica?
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Ciao Andrea, si si è una batteria elettronica, proprio per essere usata in appartamento e non rischiare di essere sfrattati 😉 ma quest’anno non abbiamo ingranato bene con il maestro e anche per quello si è un po’ disamorato…spero comunque che continui, mi sembra una passione bella!
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